La Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE) è un ente pubblico economico a base associativa, preposto alla protezione e all'esercizio dell'intermediazione dei diritti d'autore.
Oltre a ciò può esercitare altri compiti connessi con la protezione delle opere dell'ingegno e può assumere, per conto dello Stato, di enti pubblici o privati, servizio di accertamento e di percezione di tasse, contributi, diritti.
Oltre a ciò può esercitare altri compiti connessi con la protezione delle opere dell'ingegno e può assumere, per conto dello Stato, di enti pubblici o privati, servizio di accertamento e di percezione di tasse, contributi, diritti.
SIAE gode storicamente di un monopolio garantito per legge (vedi sezione Ruolo giuridico) che, secondo studi scientifici, costa alla cultura italiana 13,5 milioni di euro l'anno a causa dell'inefficienza della SIAE rispetto agli equivalenti enti di paesi esteri che non prevedono un simile monopolio, come il Regno Unito. Nel 2015, i costi imposti agli iscritti erano ancora superiori alla media europea.
In dettaglio:
« A differenza di quanto avviene nella maggior parte dei paesi europei, in Italia la gestione collettiva dei diritti d'autore è affidata in via esclusiva ad un ente pubblico, la SIAE cui è quindi riconosciuto un monopolio legale.
« A differenza di quanto avviene nella maggior parte dei paesi europei, in Italia la gestione collettiva dei diritti d'autore è affidata in via esclusiva ad un ente pubblico, la SIAE cui è quindi riconosciuto un monopolio legale.
La minor efficienza della SIAE rispetto agli organismi esteri equivalenti costa agli autori, ai discografici e ai fruitori di opere musicali protette (quindi ai consumatori) 13,5 milioni di euro.
I bassi tassi di efficienza della SIAE si ripercuotono negativamente sull'intera industria culturale italiana e sulla capacità di diffusione delle nuove tecnologie dell'informazione.
Il monopolio legale risulta anacronistico, oltre che lesivo della concorrenza.
La conservazione del regime di esclusiva in capo alla SIAE impedisce la creazione in Italia di soluzioni più efficienti di tutela e gestione dei diritti d'autore e dei diritti connessi. »
I bassi tassi di efficienza della SIAE si ripercuotono negativamente sull'intera industria culturale italiana e sulla capacità di diffusione delle nuove tecnologie dell'informazione.
Il monopolio legale risulta anacronistico, oltre che lesivo della concorrenza.
La conservazione del regime di esclusiva in capo alla SIAE impedisce la creazione in Italia di soluzioni più efficienti di tutela e gestione dei diritti d'autore e dei diritti connessi. »
[per maggiori dettagli vedi: https://it.wikipedia.org/wiki/Societ%C3%A0_Italiana_degli_Autori_ed_Editori]
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